Consiglio fiscale: come evitare conseguenze fiscali inattese nell’ambito di utili in capitale nella
Consiglio fiscale: come evitare conseguenze fiscali inattese nell’ambito di utili in capitale nella
Quando è imponibile un utile in capitale derivante dalla sostanza privata?
La questione non è affatto banale. La vendita di azioni, opere d’arte o altri beni della sostanza privata è generalmente esente dall’imposta sul reddito. Tuttavia, questa esenzione fiscale può non applicarsi se i beni vanno a confluire in attività commerciali, ad esempio attraverso il commercio o l’utilizzo nel quadro di un’attività indipendente. Anche il passaggio di beni dalla sostanza privata alla sostanza aziendale, ad esempio mediante il trasferimento di azioni a una società propria, può essere soggetto a imposta.
Cosa succede in caso di passaggio dalla sostanza privata a quella aziendale?
È richiesta una particolare cautela quando il passaggio da beni privati a beni aziendali riguarda le azioni. Nel caso di società autocontrollate – come una holding personale con una partecipazione superiore al 50% – la differenza tra il valore nominale della partecipazione (comprese le riserve di capitale) e il prezzo della transazione è soggetta all’imposta sul reddito. Questo fenomeno è noto come «trasposizione». In questi casi, i fondi distribuiti imponibili possono essere convertiti in sostanza esente da reddito, con conseguente assoggettamento a imposta.
Anche la vendita di azioni a terzi, come nella holding di acquisizione, può avere conseguenze fiscali. Se entro cinque anni dalla vendita si procede alla distribuzione di fondi non necessari all’attività aziendale che erano già distribuibili al momento della vendita, si parla di «liquidazione parziale indiretta». Gli utili di capitale presumibilmente esenti da imposte vengono ridotti dell’importo distribuito e tassati in un secondo momento.
Come evitare i rischi fiscali nel caso di partecipazioni dei dipendenti e di successioni aziendali?
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Le partecipazioni dei collaboratorisono un modo popolare per legare i dipendenti chiave all’azienda a lungo termine. Offrono ai collaboratori l’opportunità di beneficiare del successo dell’azienda. Tuttavia, possono comportare ostacoli fiscali, in particolare in caso di vendita delle partecipazioni.
Le transazioni azionarie legate a un rapporto di lavoro attuale o futuro devono sempre essere considerate nell’ottica della partecipazione dei collaboratori i – le uniche eccezioni sono le azioni del fondatore o i trasferimenti all’interno della famiglia. Se tali partecipazioni sono vendute a terzi indipendenti entro cinque anni dall’acquisizione, vi è il rischio di una cosiddetta tassazione degli utili in eccesso se l’acquisizione originaria non è stata effettuata a un valore determinante calcolato in base a una formula idonea o a un valore di mercato accettato dalle autorità fiscali. Questo significa che una parte dell’utile di capitale può risultare esente da imposte, mentre l’altra parte deve essere tassata. È importante sapere che in molti cantoni la vendita di una quota superiore al 50% a un dipendente chiave non è considerata una successione aziendale esente da imposte, ma una partecipazione dei dipendenti, il che limita l’esenzione fiscale. -
Successione aziendale: i successivi pagamenti del prezzo di acquisto (cosiddetti «earn-out») possono comportare ulteriori conseguenze fiscali sul reddito in caso di successione aziendale se, ad esempio, le relative condizioni di prosecuzione del rapporto di lavoro non sono in linea con il mercato. Se oltre alla prosecuzione del rapporto di lavoro viene negoziato un reinvestimento, anche questo può essere considerato una partecipazione dei collaboratori. Eventualmente, il prezzo negoziato in tale contesto potrebbe non essere considerato un valore di mercato, ma un valore stabilito sulla base della formula – con conseguente rischio di tassazione degli utili in eccesso e restrizione dell’esenzione fiscale.
Pianificazione lungimirante relativa agli utili di capitale esenti da imposte
È consigliabile effettuare sempre una verifica fiscale dettagliata degli utili derivanti dalla sostanza privata per evitare spiacevoli sorprese. Tutte le transazioni vanno attentamente pianificate e documentate, soprattutto al passaggio di beni privati a beni aziendali e nel caso di partecipazioni di dipendenti e successioni aziendali. Vale la pena di rivolgersi tempestivamente a un esperto per assicurarsi che tutte le transazioni siano in linea con il mercato ed evitare problemi fiscali. Un approccio ben ponderato e strutturato può aiutare a sfruttare appieno i vantaggi fiscali e a evitare oneri fiscali imprevisti. I nostri esperti sono in grado di fornirvi una consulenza completa e lungimirante.
Lista di controllo: come garantire che gli utili di capitale siano esenti da imposte
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Sostanza privata o aziendale?
Verificate se i vostri beni patrimoniali sono stati effettivamente utilizzati per scopi puramente privati o se potrebbero essere utilizzati per scopi commerciali.
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Verificare i trasferimenti di azioni
Al passaggio di azioni dalla sostanza privata alla sostanza aziendale, bisogna essere consapevoli degli eventuali obblighi fiscali legati alla «trasposizione» o alla «liquidazione parziale indiretta».
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Prezzo di mercato equo
Assicuratevi che tutti gli acquisti e le vendite siano effettuati a prezzi di mercato equi per evitare conseguenze fiscali.
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Pianificare per tempo
Sia che si tratti di un trasferimento di azioni, di una partecipazione dei dipendenti o di una successione aziendale, pianificate per tempo e consultate un esperto fiscale.
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Richiedere un ruling fiscale
In caso di dubbi, fate redigere un accordo fiscale preliminare (cd. ruling fiscale), per garantire chiarezza e certezza giuridica.